giovedì 29 gennaio 2015

Anche da noi c'è chi rideva per il terremoto

Un post dovuto per questo scempio:



Ecco l'articolo integrale: http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/01/28/ndrangheta-in-emilia-imprenditori-ridevano-per-terremoto-modena/1378266/

venerdì 23 gennaio 2015

Domattina banchetto #Fuoridall€uro

Domani mattina banchetto M5S #Fuoridalleuro a Codigoro in via IV novembre, dalle ore 9 alle 12.45!

Passate parola e venite a trovarci.


giovedì 22 gennaio 2015

CONA, CONA, CONA


CTSS - Conferenza Territoriale Socio Sanitaria di Ferrara del 21/01/2015 - "...CONA, CONA, CONA...". Il dott. Paolo Saltari, direttore generale dell'AUSL di Ferrara, ha dichiarato: “... il primo momento d'incontro dei due direttori generali, appena nominati, con il presiden... l'allora presidente Errani è stato... tutti, ha parlato di tutti, quando si è fermato di fronte a noi, qualcuno di voi già l'ha sentito dire, ma mi piace ripeterlo... ha detto VOI AVETE UN MANDATO PRECISO: CONA, CONA, CONA ED ANDATE D'ACCORDO... perché era uno degli elementi certamente che caratterizzavano quella manifestazione...”. Un'affermazione che, tristemente, rimarrà nella storia della Sanità Pubblica ferrarese.

martedì 6 gennaio 2015

Vittoria M5S nella lotta contro il gioco d'azzardo!

Al Consiglio Comunale del 19 dicembre scorso è stata approvata la seguente delibera all'unanimità:


In pratica è stata approvata l'adesione al "Manifesto dei Sindaci contro il Gioco d'Azzardo", vi ricorda qualcosa? Si tratta di quel Manifesto (eccolo qui: pag. 1 e pag. 2) di cui chiedevamo l'adesione già a fine febbraioConsiglio comunale del 26 febbraio - Atti presentati e poi di nuovo al Consiglio precedente: Interrogazioni presentate all'ultimo Consiglio Comunale. Su quest'ultima interrogazione, il Sindaco ci ha risposto qualche giorno fa comunicandoci che Codigoro aderirà anche alla campagna "Slot FreE-R", quindi auspichiamo che al più presto sul sito del nostro Comune vi sia questa possibilità:



Per questo abbiamo ovviamente votato a favore, dato che la nostra proposta si è concretizzata in pieno, assieme all'altra campagna figlia della Legge 5/2014 dell'Emilia Romagna.

Stay tuned e passate parola per questo bel risultato che coinvolge tutta la nostra comunità!

venerdì 2 gennaio 2015

Calvino e il discorso di fine anno di Beppe

La fiaba di Calvino
Voglio lasciarvi in modo sereno, però, voglio leggervi una piccola parabola, chiamiamola parabola, ma è una fiaba di Calvino(*), scritta qualche decennio fa. Io credo che questa sia proprio l’illustrazione proprio di come non è cambiato niente, da 20/25 anni fa quando l’ha scritta Calvino a oggi. E' veramente straordinaria. Provo a leggerla anche se non sono un fine dicitore per l’amor di Dio:
“C’era un paese dove erano tutti ladri – provate a indovinare che Paese è… - La notte ogni abitante usciva con i grimaldelli e la lanterna cieca e andava a scassinare la casa di un vicino, rincasava all’alba carico e trovava la casa svaligiata –fantastico! – E così tutti vivevano in concordia e senza danno poiché l’uno rubava all’altro e questo a un altro ancora e così via, finché non si rubava a un ultimo che rubava al primo. Il commercio di quel Paese si praticava solo sotto forma di imbroglio da parte di chi vendeva e da parte di chi comprava! Il governo era un’associazione a delinquere ai danni dei sudditi – ci sono delle strane assonanze – e i sudditi dal canto loro badavano solo a frodare il governo. Così la vita proseguiva senza inciampi e non c’erano né ricchi e né poveri. Ora non si sa come accadde nel paese si venisse a trovare un uomo... onesto. La notte invece di uscirsene con il sacco e la lanterna stava a casa a fumare e a leggere romanzi, venivano i ladri, vedevano la luce accesa e non salivano. Questo fatto durò per un poco. Poi bisognò fargli comprendere che se lui voleva vivere senza fare niente non era una buona ragione per non lasciar fare agli altri, ogni notte che lui passava in casa era una famiglia che non mangiava l’indomani. Di fronte a queste ragioni l’uomo onesto non poteva opporsi, prese anche lui a uscire la sera per tornare all’alba, ma a rubare non ci andava. Onesto era e non c’era nulla da fare, andava fino al ponte e stava a vedere passare l’acqua sotto, tornava a casa e la trovava svaligiata, in meno di una settimana l’uomo onesto si trovò senza un soldo, senza di che mangiare, con la casa vuota, ma fin qui poco male perché era colpa sua.
Il guaio era che da questo suo modo di fare ne nasceva tutto un cambiamento, perché lui si faceva rubare tutto e intanto non rubava a nessuno, così c’era sempre qualcuno che rincasando all’alba trovava la casa intatta. La casa che avrebbe dovuto svaligiare lui era intatta, fatto sta che dopo un po’ quelli che non venivano derubati si trovarono a essere più ricchi degli altri e a non voler più rubare e d’altronde quelli che venivano per rubare in casa dell’uomo onesto la trovarono sempre vuota, così diventavano poveri. Intanto quelli diventati ricchi, presero l’abitudine anche loro di andare la notte sul ponte a vedere l’acqua che passava sotto, questo aumentò lo scompiglio perché ci furono molti altri che diventarono ricchi e molti altri che diventarono poveri. Ora i ricchi videro che andare la notte sul ponte dopo un po’ sarebbero diventati poveri pensarono: paghiamo dei poveri che vadano a rubare per conto nostro. Si fecero i contratti, furono stabiliti i salari, le percentuali e naturalmente sempre ladri erano e cercavano di ingannarsi gli uni con gli altri, ma come succede i ricchi diventavano sempre più ricchi e i poveri sempre più poveri. C’erano dei ricchi così ricchi da non avere più bisogno di rubare per continuare a essere ricchi però se smettevano di rubare diventavano poveri perché i poveri li derubavano, allora pagarono più poveri dei poveri per diventare la roba dagli altri poveri e così istituirono la polizia e costruirono le carceri. In tal modo pochi anni dopo l’avvenimento dell’uomo onesto non si parlava più di rubare o di essere derubati, ma si parlava solo di ricchi e poveri, eppure erano sempre tutti ladri, di onesti c’è stato solo quel tale che era morto subito e di fame”.
Con questa novella di Calvino vi auguro veramente delle buone cose!
Noi adesso ci faremo seppellire in questo ufficietto meraviglioso, io e l’ombra di Casaleggio.
Buon anno a tutti!Beppe Grillo