venerdì 22 febbraio 2013

Commento sull'atteggiamento del PD di Codigoro e sul consigliere Felletti

Pare che la logica di partito nazionale prevalga su quella locale. Infatti, non si capisce perché il PD di Codigoro prima attacca senza problemi l'assessore Finotti su un commento ad una delibera di giunta (vedi scorsa settimana), mentre sorvola sulla presa di posizione del consigliere d'opposizioneFelletti che aderisce a SEL
Per cui prima delle elezioni politiche, a Codigoro, prevale la logica di partito nazionale: se al Parlamento sei contro di me ti attacco, vedi l'assessore Finotti di Rifondazione Comunista con Ingroia; se invece sei un alleato, non dico nulla per ora, vedi il consigliere Felletti passato a Sel. Questo ci pare il tipico atteggiamento dei partiti, che vedono il mandato elettorale come non vincolato ai propri elettori perché da un lato nella maggioranza e in Giunta ci sono persone che al Parlamento sono con Ingroia e li si può attaccare, mentre se un consigliere d'opposizione da lista civica passa a Sel, dato che è alleato in Parlamento, ma non a Codigoro, si preferisce non dire nulla. 
Infine un commento sulla scelta del consigliere Felletti: per noi ha perso il carattere di lista civica con cui si era presentata ai propri elettori, dal momento che aderire ad un partito alleato al PD (che veniva definito “non democratico” da Felletti e altrifuoriusciti, guarda caso senza scatenare l'indignazione di nessun mass media nazionale) nel corso del mandato significa compiere una chiara scelta “di partito”, speriamo almeno che gli elettori di Alternativa Civica siano stati consultati. 
Per fortuna come sempre saranno i cittadini a fare la propria scelta in cabina elettorale.

2 commenti:

Unknown ha detto...

speriamo che da Codigoro ci sia grande adesione al rinnovamento visti questi scempi di cui siamo tutti stufi!

Anonimo ha detto...

Mi sa che oggi molti degli affezionati al PD di Codigoro capitanati dal burattinaio Nardini, nella segretezza della cabina elettorale, hanno votato Movimento 5 Stelle!
Come mi dispiace.
Annalisa g.

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